Da pochi minuti è in corso una nuova, massiccia ondata di attacchi ransomware in Europa e non solo. In queste prime fasi il paese maggiormente colpito è l’Ucraina, ma ci sono segnalazioni anche in Russia, Spagna, e di nuovo Gran Bretagna. In Ucraina, in particolare, il virus ha bloccato pubblici esercizi, banche, aeroporti e metropolitane; sembra che ci siano disservizi anche per la fornitura di energia elettrica statale.
Negli altri paesi per ora ci sono segnalazioni di problemi da parte di alcune compagnie private: per esempio la multinazionale della pubblicità WPP, la produttrice di materiali edili francese Saint-Gobain, le russe Evraz e Rosneft e lo spedizioniere danese Moller-Maersk.
A quanto pare il ransomware si basa su una variante di Petya, un virus che è in grado di criptare la tabella MFT del filesystem NTFS di Windows, rendendo quindi inutilizzabile l’intero hard disk; dopodiché sovrascrive il MBR con una nota che spiega come pagare il riscatto e ottenere indietro i file.
Le informazioni sul veicolo di infezione non sono ancora del tutto certe, ma pare che si tratti di una combinazione di documenti Office infetti inviati via mail e sfruttamento della vulnerabilità del protocollo SMBv1 (noto come EternalBlue, il tool realizzato dall’NSA alla base di WannaCry).